venerdì 4 giugno 2010

avrei voluto fermare il tempo

Avrei voluto fermare il tempo.
Quella sera a casa tua, a fissare il tuo profilo con la paura e la certezza che sarebbe stata l'ultima volta.
Il ticchettio dell'orologio scandiva i secondi, i minuti, le ore.
Tu dormivi, io piangevo.
Guardavo dalla finestra la cima innevata di una montagna, come quando scendevo dal treno e respiravo l'aria fredda, col pensiero che ancora qualche minuto e quel freddo sarebbe passato, col tuo sorriso, tra le tue braccia.
Faceva caldo quella sera nel tuo letto, ma nel mio cuore la neve continuava a cadere, a fermarsi, a farlo diventare di ghiaccio, per poterti dire è finita, è finita amore mio.
Neanche le lacrime riuscivano a sciogliere quel ghiaccio che ormai era troppo spesso, troppo freddo.
Troppo.
Ora tu non ci sei più.
E' estate, chissà se la neve si è sciolta sulla cima di quella montagna, chissà se è verde, chissà se ci sono cresciuti i fiori.
Mi ci avresti portato, lo dicevi sempre.
La montagna d'estate è bellissima, dicevi, più che d'inverno.
Forse un giorno lo scoprirò ma non con te.
Perchè tu non ci sei più, sei freddo come quel ghiaccio, come la neve che mi piaceva prendere tra le mani, quando tu mi guardavi e sorridevi, ed ero felice come una bambina.
Avrei voluto fermare il tempo.
L'avrei fermato quella mattina, davanti a quel telefono rosso mentre tu parlavi, e io ascoltavo la tua voce di bambino.
L'avrei fermato quel giorno mentre mi abbracciavi e mi dicevi che il tempo mi aveva reso più bella.
L'avrei fermato quella notte sul divano quando mi baciasti per la prima volta.
L'orologio continua a scandire i secondi, i minuti, le ore.
Ore senza te, giorni, mesi senza te.
Chissà se un giorno ti rincontrerò.
Magari tra altri quindici anni, in montagna d'estate. O d'inverno, con la neve.
Chissà.
Vorrei fermare il tempo, ora per non affrontare un altra notte senza te.

Joia

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